Bando ISI dell’INAIL
Troppo spesso gli investimenti nella sicurezza sul lavoro sono sottovalutati o tenuti in considerazione in ritardo, quando ormai il problema è manifesto o quando l’emergenza impone di riconsiderare le priorità. Quel che ruota attorno a salute e sicurezza, invece, merita un approccio contrario, orientato alla prevenzione e all’allestimento delle migliori condizioni per i lavoratori. L’INAIL a tal fine ha messo a punto un bando che vuol finanziare in modo meritocratico le aziende che investono in sicurezza, foraggiando così gli atteggiamenti virtuosi attraverso un vero e proprio incentivo economico.
Tale opportunità prende il nome di “Bando ISI 2022”, i cui termini si sviluppano tra maggio e giugno 2023 e per la cui partecipazione sono richiesti semplicemente strumenti essenziali quali SPID, Firma Digitale e un indirizzo PEC.
Bando ISI: cifre, limiti, dettagli
Il Bando ISI nasce a tal fine, mettendo sul piatto un budget da suddividersi sulla base di cinque differenti “assi di finanziamento”:
- Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
- Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC)
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
- Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività
- Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli
I primi quattro assi prevedono un finanziamento a fondo perduto che non supera il 65% al netto dell’iva (da 5 a 130 mila euro per gli assi 1, 2 e 3; da 2 a 50 mila euro per l’asse 4), mentre l’asse 5 contempla un 40% per le imprese agricole e il 50% per i giovani agricoltori.
A chi è rivolto
L’iniziativa, spiega INAIL, è indirizzata a “tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento”. Gli enti del terzo settore potranno attingervi però soltanto nei limiti dell’asse di finanziamento numero 2.
Le finalità sono specificatamente indirizzate alle micro e piccole imprese operanti nel settore primario: quel che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro intende finanziare, infatti, è “l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali”.
Come fare la domanda
Il bando prevede l’apertura delle procedure in data 2 maggio 2023, con la chiusura dei termini in data 16 giugno 2023 alle ore 18. Oltre questa data non sarà più pertanto possibile consegnare documentazione né palesare l’intenzione di attingere ai fondi disponibili.
Per entrare all’interno dello sportello informatico dell’INAIL è sufficiente disporre di credenziali SPID, che permettono di identificarsi all’interno del sistema e accedere così ai servizi relativi. Una volta acceduta e compilata la documentazione tramite procedura guidata, sarà necessario apporre la propria firma digitale: quest’ultimo passaggio è essenziale per comprovare in modo inoppugnabile la piena consapevolezza sui dati inseriti, consentendo pertanto alla richiesta di poter procedere al passo successivo.
La domanda va quindi registrata in modalità telematica, seguendo le istruzioni fornite per garantire la piena bontà e validità della trasmissione: “Le domande ammesse agli elenchi cronologici dovranno essere confermate, a pena di decadenza dal beneficio, attraverso l’apposita funzione on line di upload/caricamento della documentazione, come specificato negli Avvisi regionali/provinciali”. L’invio è altresì possibile tramite PEC, strumento che certifica in modo ufficiale la data di invio e consente pertanto di garantire al ricevente la piena osservanza dei tempi di partecipazione al bando.
La data di invio della documentazione risulta importante non soltanto per il rispetto dei termini del bando, ma anche per la compilazione degli elenchi cronologici che, al netto dell’ammissibilità delle domande, consente di accedere o meno al finanziamento.