Dichiarazione dei redditi per chi ha un impianto fotovoltaico: guida sintetica
Il mondo del fotovoltaico non è esente dai collegamenti con la materia fiscale. Ovviamente per le installazioni avvenute nel 2022 occorre ricordarsi di portare in detrazione i costi dell’impianto che, come noto, riguardano il 50% di quelli sostenuti e che saranno rimborsati in 10 rate. Fondamentale è aver pagato con un bonifico cosiddetto “parlante” che riporta i riferimenti alla legge per la detrazione corretta.
Attenzione se il nuovo impianto faceva parte del pacchetto SUPERBONUS: in quel caso, l’impianto è già inserito nella spesa globale e avrà una detrazione del 110% in 5 anni.
Come considerare gli incentivi erogati dal GSE?
Per chi era riuscito ad accedere ai vari Conto Energia dei primi anni 2000 non va dichiarato nulla al fisco in quanto si trattava di un incentivo e non di un ricavo.
Anche il Contributo di Scambio sul Posto da solo non assume rilevanza fiscale. Si tratta, infatti, di un contributo, un rimborso proporzionale effettuato dal GSE rispetto al costo dell’energia e alla quota dei costi del sistema elettrico.
In sintesi, cosa viene tassato?
Quello che deve essere dichiarato ai fini fiscali perché rappresenta un reddito è quello derivante dalla vendita di energia alla rete.
Ricadono in questa tipologia:
- il RID o Ritiro Dedicato. Le informazioni si trovano sul sito del GSE a questo link;
- le eventuali eccedenze dello Scambio sul Posto se è stata effettuata la scelta di liquidarle. In questo caso, la procedura corretta si trova a questo link.
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