Il climatizzatore è ormai diventato un elettrodomestico comune all’interno delle nostre abitazioni, ideale per il raffreddamento, l'aria condizionata è perfetta e funziona anche come riscaldamento a sé stante grazie al sistema reversibile. Gli impianti di aria condizionata sono cresciuti considerevolmente, sia dal punto di vista tecnologico, sia per quanto riguarda il loro utilizzo. Per determinare il modello giusto, il primo passo è semplicemente quello di conoscere i diversi tipi di condizionatori d'aria esistenti: fissi o portatili, monoblocco, split oppure inverter, in linea generale, i fattori da prendere in considerazione per scegliere il climatizzatore in grado di soddisfare le proprie esigenze sono davvero tanti.

Condizionatore per la casa: quando e perché installarlo

Quando si tratta di scegliere un condizionatore per la casa conviene fare le giuste valutazioni al fine di orientarsi verso un acquisto intelligente considerato anche l’investimento economico che comporta. Tuttavia, una volta installato l’impianto, è altrettanto importante una manutenzione accurata, necessaria per ottimizzarne il rendimento durante la stagione calda e per utilizzare l’apparecchio in maniera adeguata per risparmiare.

Non bisogna dimenticare, che apparecchi di questo tipo influiscono notevolmente sulla spesa energetica annua di una famiglia: l’uso di condizionatori ha un’incidenza sulle bollette elettriche di almeno il 10% annuo in più sui consumi totali. Un condizionatore di classe energetica A++, infatti, è responsabile di circa il 10% della spesa energetica annua, mentre se il condizionatore è di classe G questa incidenza sale fino al 30%.

Nonostante il maggior costo iniziale, sempre meglio scegliere condizionatori di classe A in su. I loro consumi sono notevolmente più bassi rispetto alle classi inferiori, inoltre nel giro di pochi anni la spesa verrà ammortizzata.

Come scegliere il condizionatore ideale per la propria casa

Per fare la scelta giusta, per valutare meglio le esigenze della propria abitazione in termini di aria condizionata, bisogna considerare molti aspetti: superficie ed esposizione della stanza, numero di aperture, numero di abitanti. Potrebbe essere consigliabile anche eseguire un bilancio termico per scegliere la potenza del condizionatore d’aria.

Le dimensioni dell’impianto devono essere adatte all’ambiente da rinfrescare. Ad esempio, un condizionatore troppo grande potrebbe far lievitare i costi della fornitura elettrica perfino del 50% rispetto ad uno di dimensioni adeguate, ma lo stesso dicasi anche per un climatizzatore piccolo che,accendendosi continuamente senza riuscire a raffreddare l’ambiente, comporterebbe inutili sprechi.

In tal caso, fondamentale si rivela la scelta di modelli che sfruttano la tecnologia Inverter, in grado di adattare la potenza dell’apparecchio all’effettiva necessità di utilizzo e di ridurre il numero di cicli di accensione e di spegnimento. Grazie a questa tecnologia si può beneficare di un risparmio energetico del 30/40% in bolletta in quanto modula la potenza assorbita.

Se gli apparecchi sono anche a pompa di calore producono sia la climatizzazione estiva che il riscaldamento invernale, apportando un risparmio annuo sul riscaldamento fino al 60%.

Anche dal punto di vista della rumorosità devi sapere che da un modello all’altro, esistono grandi differenze, i monoblocco, ad esempio, sono i più rumorosi. Per il tuo comfort quotidiano sentiti libero di fare tutti i confronti facendo riferimento all’etichetta energetica, che menziona anche la potenza acustica.

Le due principali famiglie di climatizzatori: monoblocco e split

I condizionatori operano in modalità di raffreddamento in estate e di riscaldamento in inverno. L’aria condizionata utilizza un ciclo di refrigerazione per produrre freddo o più precisamente per assorbire il calore in una posizione desiderata da respingere altrove, di solito al di fuori di un ambiente, all’aperto.

Esistono due tipi di sistemi di climatizzazione:

  • il condizionatore monoblocco, che può essere portatile o a parete;
  • il condizionatore d’aria split, di tipo fisso, può essere composto da un’unità esterna e almeno un’unità interna.

Un apparecchio di aria condizionata funziona sulla base di un ciclo termodinamico costituito da quattro componenti base:

  • il compressore;
  • il condensatore;
  • il regolatore;
  • l’evaporatore.

Questo principio è lo stesso indipendentemente dal tipo di condizionatore d’aria. Per quanto riguarda un sistema monoblocco, ad esempio, questi quattro elementi si trovano in una singola unità interna.

Installazione e manutenzione di un condizionatore

Ci sono delle regole obbligatorie per quanto riguarda l’installazione e la messa in servizio di un condizionatore d’aria. Se fai tu stesso l’installazione, tieni presente che avrai bisogno di abilità elettriche, idrauliche e murarie. 

In caso contrario, il tecnico di climatizzazione e di refrigerazione è ovviamente il più specializzato, ma puoi anche avvalerti di professionisti abilitati come un elettricista, di un tecnico del riscaldamento o di un idraulico. Una volta che l’installazione è stata eseguita e verificata, dovrà fornirti una scheda di collaudo e un libretto di impianto.

Pertanto, per garantire il funzionamento ottimale di un impianto di condizionamento e mantenere una buona qualità dell’aria, si consiglia un contratto di assistenza professionale. Oltre a garantire la corretta efficienza del dispositivo e prolungarne la durata, un tecnico specializzato e qualificato può verificare l’assenza di perdite sul circuito del refrigerante, l’evacuazione regolare della condensa per impedire il ristagno dell’acqua e mantiene pulita l’unità interna in cui circola l’aria.

Per garantire prestazioni ottimali, ma anche per evitare rischi per la salute, è importante eseguire una manutenzione regolare del condizionatore d’aria, in particolar modo se in casa ci sono persone che soffrono di problemi asmatici legati alle allergie.

Il filtro dell’aria può trattenere particelle sospese in aria per impedire la loro miscelazione. Alcuni filtri mantengono anche gli odori. La frequenza della pulizia dipende in particolare dalla posizione del condizionatore stesso, se è più o meno polverosa e il tipo di utilizzo più o meno intenso. Alcune impianti di aria condizionata sono dotati di una spia che indica l’intasamento del filtro, in caso contrario una pulizia ogni due mesi è sufficiente ed è molto semplice. Innanzitutto occorre spegnere l’impianto, rimuovere il filtro dall’unità interna e risciacquare con acqua saponata, una volta asciutto, puoi rimetterlo a posto.

Come utilizzare al meglio il condizionatore in casa

Le pratiche da adottare per usare il tuo condizionatore d’aria in sicurezza sono diverse. Per un comfort ottimale, ma anche per risparmiare energia, scegli di programmare il tuo climatizzatore. Alcuni modelli già incorporano l’attrezzatura necessaria, per altri è necessario aggiungerlo.

Fondamentale è regolare la temperatura del climatizzatore, perché quando fa molto caldo viene spontaneo accendere l’aria a tutta potenza, ma non si devono sottovalutare i rischi per la salute. La grande differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e una stanza troppo refrigerata non fa di certo bene. Si consiglia, quindi, di mantenere una differenza tra interno ed esterno tra 5° e 7° C. In estate, non serve regolare il condizionatore d’aria a 18° C.

Anche l‘umidità dell’aria è importante. I condizionatori possono rappresentare un vero scudo per alcune infezioni respiratorie deumidificando parte dell’aria. Idealmente il livello di umidità dovrebbe essere tra il 40% e il 60%. Troppo alto, infatti, favorisce lo sviluppo di batteri e acari e causare problemi respiratori, mentre troppo basso, può causare rinite allergica.

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