Il Parco Agrisolare è una iniziativa nata all’interno del PNRR per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici in agricoltura escludendo il consumo di suolo. L’obiettivo è promuovere la crescita delle fonti rinnovabili sul territorio italiano e ridurre contemporaneamente i costi energetici nelle aziende della filiera agro alimentare, che ammontano più o meno al 20% dei costi variabili, con percentuali più elevate per alcuni sotto-settori produttivi.

Parco Agrisolare: installazione di impianti fotovoltaici in agricoltura escludendo il consumo di suolo

Aggiornamento 31 luglio 2023

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con l’Avviso pubblico emanato in data 21 luglio 2023, ai sensi del Decreto Ministeriale, n. 211444 del 19 aprile 2023, ha approvato il Regolamento Operativo Parco Agrisolare che definisce le modalità e le specifiche tecniche di presentazione e valutazione delle Proposte di ammissione ai contributi previsti dal nuovo Decreto.

Come definito dall’Avviso, le Proposte, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento Operativo, dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica (anche Portale) predisposta dal GSE, accessibile attraverso l’Area Clienti del GSE, a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.

Cosa si intende per "Parco Agrisolare"

Con il termine “Parco Agrisolare” si intende l’incentivo messo a disposizione delle aziende italiane operanti nel settore dell’agricoltura che ha l’obiettivo di compiere la seconda missione prevista dal PNRR: “Rivoluzione verde e transizione ecologica“.  Il decreto che ha dato l’avvio al Parco Agrisolare è datato 25 marzo 2022 ed è particolarmente interessante riportarne il testo all’articolo 2 (finalità e ambito di applicazione).

Articolo 2 (Finalità e ambito di applicazione)

Il presente Decreto, nel rispetto degli obiettivi fissati dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, fornisce le direttive necessarie all’attuazione della misura “Parco Agrisolare”, Missione 2, componente 1, investimento 2.2, tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, come meglio disciplinati al successivo comma 4 del presente articolo.
2. L’investimento persegue l’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica, ai sensi del punto 152 lett. e) degli Orientamenti.
3. Salvo per i casi di cui all’Allegato A, Tabella 4A, per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo, ovvero l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo, ovvero di autoconsumo condiviso, annuale.
4. In particolare, si intende selezionare e finanziare progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei Soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a) rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

5. Gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo”, di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nell’Avviso da emanarsi in conformità alle previsioni dell’articolo 13.

Il nuovo Decreto Ministeriale, del 19 aprile 2023

Il nuovo Decreto Ministeriale del 19 aprile 2023, fissa le condizioni per l’attuazione della misura “Parco Agrisolare” che, una volta approvato dalla Commissione europea, consentirà l’accesso, a seguito dell’emanazione dello specifico avviso, delle risorse residue della specifica misura del PNRR, pari a circa 1 miliardo di euro ripartite nelle tabelle allegate al decreto.

Il decreto, recependo parte delle istanze del mondo produttivo, introduce importanti novità finalizzate a rendere la misura più attrattiva:

  • contributo a fondo perduto per le imprese di produzione primaria pari all’80% (Tabella 1 A) nel rispetto del limite di autoconsumo. Per quanto riguarda l’elettricità, la vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale;
  • introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso per investimenti realizzati da più imprese agricole (tutte ricadenti nella medesima tabella), costituite in forma aggregata, la cui produzione di energia è finalizzata a soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i beneficiari (non è consentita la vendita delle eccedenze);
  • introdotta per le imprese agricole la possibilità di chiedere il finanziamento per interventi senza dover rispettare il vincolo di autoconsumo (nuova Tabella 4A). Si tratta di interventi finanziati in regime di esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 per i quali sono messi a disposizione risorse per complessivi 75 milioni di euro;
  • superamento delle limitazioni sulla contabilizzazione dei consumi di energia termica. Ai fini della verifica dell’autoconsumo, la capacità produttiva annua è determinata sulla base del consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare;
  • ampliamento dei beneficiari:
    Come nel bando precedente, il decreto ministeriale prevede che possano fruire degli incentivi del Parco Agrisolare le seguenti categorie di imprese:
    • imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
    • imprese agroindustriali (i codici ATECO ammissibili saranno precisati nel Bando);
    • cooperative agricole o loro consorzi. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
    • soggetti appartenenti alle precedenti categorie costituiti in forma aggregata, ad esempio associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei di impresa, reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili.
    • Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
  • incremento della potenza massima installabile per impianto. Il limite massimo di potenza sale ad 1 MW e viene mantenuto il limite minimo di 6 KW (è fissato un limite massimo di spesa di 1.500 €/kWp per l’impianto fotovoltaico);
  • la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica viene raddoppiata (fino a 100.000 per i sistemi di accumulo e fino a 30.000 per i sistemi di ricarica per la mobilità). E’ fissato un limite di spesa di 1.000 €/kWh per i sistemi di accumulo.

Viene confermata nel nuovo decreto la possibilità di realizzare l’impianto fotovoltaico sulle coperture dei fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, compresi quelli agrituristici. Unitamente ad essi si possono realizzare i seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

  1. rimozione e smaltimento dell’amianto;
  2. realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  3. realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Da ultimo, viene confermato il GSE come soggetto attuatore dell’intera misura e per l’accesso al meccanismo incentivante.

Vincoli di ammissione al bando

In generale, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti fino all’80% nel limite del fabbisogno energetico dell’azienda, cioè se la capacità produttiva annua non supera il consumo medio annuo di energia (termica e elettrica).

Per gli interventi da realizzare nelle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il suddetto vincolo dell’autoconsumo, l’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili, che può essere maggiorata di:
20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
– 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
– 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite.

I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco degli ammessi, e comunque non oltre il 30 Giugno 2026.

Come sarà erogato il contributo?

Tutti i progetti devono essere avviati una volta presentata la domanda di accesso al contributo da parte del soggetto beneficiario.

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, ma il decreto ministeriale precisa che sarà possibile chiedere ed ottenere, nei limiti della disponibilità delle risorse, un anticipo fino al 30% dell’importo, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari o da primarie imprese assicurative.

Il bando sarà del tipo “a sportello”; significa che le domande saranno accolte in ordine cronologico.

È consigliabile anticipare i tempi nel predisporre la complessa documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda!

Noi di Puntoambiente s.r.l. siamo pronti a supportarti per la progettazione degli impianti e la predisposizione di tutta la documentazione di accesso al bando. Noi riteniamo questo bando un’opportunità interessantissima e in linea con la nostra filosofia di lavoro, attenta alla sostenibilità ambientale specialmente nelle scelte impiantistiche (il bando infatti vieta consumo di suolo libero!). Inoltre, vuoi lasciarti sfuggire un’occasione così ghiotta di ottenere un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa? Contattaci per avere maggiori informazioni e studiare insieme la migliore soluzione per la tua azienda agricola, il tuo portafoglio e l’ambiente che ci circonda! 

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